Perché ridurre il consumo di sale

Perché ridurre il consumo di sale

Un consumo eccessivo di sale può favorire l’instaurarsi dell’ipertensione arteriosa, soprattutto nelle persone predisposte. Elevati apporti di sodio aumentano il rischio per alcune malattie del cuore, dei vasi sanguigni e dei reni, sia attraverso l’aumento della pressione arteriosa che indipendentemente da questo meccanismo. Un elevato consumo di sodio è inoltre associato ad un rischio più elevato di tumori dello stomaco, a maggiori perdite urinarie di calcio e quindi, probabilmente, ad un maggiore rischio di osteoporosi. Di conseguenza, ridurre gli apporti di sale può essere un’importante misura sia preventiva che curativa per molte persone. Studi recenti hanno confermato che un consumo medio di sale al di sotto di 6 g al giorno, corrispondente ad una assunzione di circa 2,4 g di sodio, rappresenta un buon compromesso tra il soddisfacimento del gusto e la prevenzione dei rischi legati al sodio.

Le principali fonti di sodio
Le fonti di sodio nell'alimentazione sono di varia natura:
- il sodio contenuto allo stato naturale negli alimenti (acqua,
frutta, verdura, carne, ecc.)
- il sodio contenuto nel sale aggiunto nella cucina casalinga
o a tavola
- il sodio contenuto nei prodotti trasformati (artigianali e
industriali) nonché nei consumi fuori casa.

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