È indispensabile che in questi esercizi il movimento inizi a partire dai muscoli del tronco, e non dalle mani, che seguono passivamente la spinta. Importante è anche la respirazione che espande il petto sciogliendolo dalla tensione. L'acqua deve attivare al collo.

a) Braccia aperte sotto il pelo dell'acqua, palmi in avanti, si inspira profondamente. Espirando si chiudono le braccia, tenendole sotto il pelo dell'acqua, fino a congiungere le mani. Girare le mani verso l'esterno, inspirare ed espirare mentre si congiungono le mani dietro la schiena, tenendo le braccia tese. Fare sempre forza sull'acqua accelerando il moto.

b) Braccia aperte sotto il pelo dell'acqua, mani chiuse a pugno, postura eretta ben tesa. Girare i pugni nell'acqua velocemente, tenendo le braccia tese, prima in senso orario, poi in senso antiorario.

c) Stessa posizione e movimento dell'esercizio b), tenendo però le mani perpendicolari al braccio (palma in avanti prima, palma in dentro successivamente).

d) Braccia lungo il corpo. Si alza, palma in avanti, un braccio fino a toccare il petto mantenendo il gomito attaccato al corpo. Piegare l'altro nello stesso modo mentre si toma alla posizione iniziale con il primo braccio: il movimento deve essere alternato e continuo.

e) Ripetere il movimento d) piegando contemporaneamente entrambe le braccia.